Prestiti fruttiferi e infruttiferi  

I prestiti tra privati sono in continuo aumento, soprattutto quelli sottoscritti online. La loro fortuna sta nel fatto che sono molto semplici da ottenere, si possono richiedere anche comodamente da casa e prevedono dei costi nettamente inferiori rispetto a quelli applicati da un istituto di credito. In questo articolo vogliamo soffermarci proprio su questo aspetto, e analizzarlo meglio offrendo al lettore una panoramica ampia e dettagliata in merito.

Secondo il sito internet dedicato ai prestiti ai privati Iprestitiaprivati.it, in base al tasso di interesse applicato possiamo distinguere i prestiti tra privati in due categorie: quelli fruttiferi e quelli infruttiferi.

Nel primo caso il prestito che stiamo sottoscrivendo prevede che nella restituzione, insieme alla quota capitale, ci sia una piccola parte di denaro aggiunta che va a comprendere il guadagno effettivo del prestatore. Mi spiego meglio: il creditore cede in

Guida ai prestiti poste: finanziamenti di Poste Italiane per un mutuo, ristrutturazione o finalizzati

Da alcuni anni ci si può rivolgere alle poste non solo per operazioni ordinarie legate alla corrispondenza, ma anche per i servizi di carattere finanziario. Poste Italiane è infatti divenuta, da alcuni anni a questa parte, un ente in grado di fornire credito, operando come una vera e propria banca. In posta è infatti oggi possibile depositare titoli o chiedere un mutuo per la ristrutturazione o perfino l’acquisto di una nuova abitazione.

Due formule molto utilizzate sono “prestito casa e “prestito ristrutturazione“. La prima formula rientra nella tipologia dei normali prestiti personali e contempla un prestito pari ad un importo variabile da 10 a 60.000 euro, con un piano di ammortamento da tre fino a dieci anni. La seconda tipologia, ovvero quella dedicata alla sola ristrutturazione dell’abitazione, prevede un tetto della somma erogabile pari a 60.000 euro, con interessanti

Prestiti per cattivi pagatori segnalati, ci sono rimedi e soluzioni? Esistono finanziamenti per loro

Le persone iscritte al registro dei cosiddetti “cattivi pagatori“ sono segnalate presso i Sistemi di Informazione Creditizia, in quanto non in grado di onorare un prestito. Per essere più precisi, i cattivi pagatori sono quelle persone che hanno già beneficiato di un prestito che, per un motivo o l’altro, non sono state in grado di onorare entro le scadenze concordate.

La segnalazione del proprio nome a tale registro rappresenta una condizione transitoria, che può durare pochi mesi fino ad alcuni anni (massimo 3) a seconda del tipo di morosità dell’interessato. L’unica è attendere il termine indicato e dunque la decadenza dello stato di cattivo pagatore. Quindi, trascorso un determinato lasso di tempo, la segnalazione decade ma attenzione: chi ha un trascorso di cattivo pagatore non è ritenuto affidabile da parte di chi concede il credito, per cui spesso ricorre a