Prestiti per cattivi pagatori segnalati, ci sono rimedi e soluzioni? Esistono finanziamenti per loro

Le persone iscritte al registro dei cosiddetti “cattivi pagatori“ sono segnalate presso i Sistemi di Informazione Creditizia, in quanto non in grado di onorare un prestito. Per essere più precisi, i cattivi pagatori sono quelle persone che hanno già beneficiato di un prestito che, per un motivo o l’altro, non sono state in grado di onorare entro le scadenze concordate.

La segnalazione del proprio nome a tale registro rappresenta una condizione transitoria, che può durare pochi mesi fino ad alcuni anni (massimo 3) a seconda del tipo di morosità dell’interessato. L’unica è attendere il termine indicato e dunque la decadenza dello stato di cattivo pagatore. Quindi, trascorso un determinato lasso di tempo, la segnalazione decade ma attenzione: chi ha un trascorso di cattivo pagatore non è ritenuto affidabile da parte di chi concede il credito, per cui spesso ricorre a diverse formule di prestito, anche scaduto il fatidico termine.

Pur avendo a carico questa segnalazione, i cattivi pagatori possono fruire delle seguenti possibilità di accedere al credito. L’ex cattivo pagatore, una volta terminato questo periodo di “quarantena“, potrà richiedere nuovamente un prestito, tenendo presente che l’ente erogante terrà conto dell’avvenuta segnalazione.

Una delle formule più diffuse è quella del prestito con cessione del quinto della busta paga o della pensione. In questo caso l’interessato non dovrà versare nulla al creditore: il 20% dell’importo della propria busta paga verrà trattenuto all’origine e versato al creditore. Un’altra soluzione comoda per coloro che hanno avuto segnalazioni creditizie è quella del prestito mediante la figura di un garante o fideiussore. In questo caso a prendersi carico di eventuali incognite legate allo stato dei pagamenti è una figura terza (un coniuge, un genitore o un parente) il quale assicura un bene pignorabile a garanzia del credito. Nel caso in cui l’interessato interrompa i pagamenti o li esegua tardivamente, l’istituto erogante ha piena facoltà di rivalersi sul fideiussore, i cui bei risulteranno protestabili. Quest’ultimo avrà piena facoltà di rivalersi sul coniuge/parente per il quale ha garantito, ma solo a seguito dell’avvenuto pignoramento. La terza soluzione di cui il cattivo pagatore può avvalersi è quella dei prestiti cambializzati, i quali prevedono una modalità di rimborso basata su rate mensili a scadenza regolare.